Santuario di Santa Maria Assunta in Apparizione

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Notizie storico-artistiche 

Era il 17 maggio 1315 quando Marietta, una bambina sordomuta dalla nascita, andò ad attingere acqua ad una fonte posta alle falde del monte Fasce e lì appresso, tra i cespugli, scorse una statuina raffigurante la Vergine Maria. Su quella stessa fonte si costruì una cappella e successivamente la chiesa odierna che custodisce al suo interno, sopra l’altare maggiore, la piccola e miracolosa effige mariana.

L’edificio attuale è frutto di lavori svolti tra il 1638, anno dell’elevazione della cappella in parrocchia, e conclusi, almeno nella suo perimetro murario, entro il 1651. È a navata unica ben proporzionata e caratterizzata da quattro cappelle laterali incavate di due metri e mezzo e delimitate da balaustre di marmo. La facciata doveva essere a capanna fino al 1887 quando venne costruito il vano che dà accesso al grande organo posto in quell’anno in controfacciata. Esso è opera di Giacomo Locatelli e ne sostituisce uno precedente fatto da Tommaso Roccatagliata nel 1749 e ora conservato nell’oratorio di San Giacinto.

La piccola vasca circolare decorata con rilievi ad “onda” del fonte battesimale è il primo oggetto posteriore alla istituzione della parrocchia di cui si annota la spesa nei libri dei conti. Seicentesche sono poi anche le due acquasantiere a conchiglia situate ai lati dell’ingresso principale. Settecentesca è invece la decorazione plastica dell’edificio scandita dal susseguirsi di lesene che sottolineano la modularità dell’edificio, come anche il pulpito ed i primi due confessionali gemelli incassati nella parete.

Alzando lo sguardo esso si perde nella grande volta a botte che trova il suo punto focale nell’affresco centrale raffigurante la Assunzione di Maria in cielo, opera interessante sotto molteplici aspetti, di artista ignoto del 1685. Il resto della decorazione pittorica è invece uno dei frutti dei restauri interni avvenuti negli anni Cinquanta del Novecento.

Le prima cappella a sinistra dedicata a sant’Antonio Abate racchiude in un’elegante cornice plastica barocca una tela con N. S. della Cintura, opera di dubbia attribuzione (forse di Giuseppe Badaracco, attivo a Genova tra il 1620 e il 1657), ma sicuramente ascrivibile ad un artista di ambito genovese che la dipinse intorno alla metà del XVII secolo.

La cappella posta di fronte è invece detta “delle anime” ed ospita un pregevole crocifisso ligneo databile al secondo decennio del Settecento, opera della bottega di Anton Maria Maragliano per mano di validi collaboratori.

Le cappelle più vicine alla zona presbiterale sono quelle che per la complessità della struttura e per la ricchezza della decorazione sono certamente le più interessanti sotto il profilo storico-artistico.

Quella a sinistra presenta una organica decorazione che sviluppa il tema della Passione. Originariamente infatti il crocifisso maraglianesco era sistemato dentro la nicchia ora occupata dalla statua del Sacro Cuore di Attilio Righetti che la scolpì nel 1906.

Occupa un posto d’onore all’interno del santuario, secondo solo a quello dell’altare maggiore, quello sistemato nella seconda cappella destra che porta il titolo di N. S. del Rosario. La cappella, la più antica di istituzione, si presenta oggi come frutto dei lavori svolti nell’arco del XVIII secolo e particolarmente negli ultimi anni, quando Andrea Casareggio ricostruì l’altare di marmo. Anche l’alzata è di marmo, conclusa con un elegante fastigio che tende ancora agli esiti scenografici cari alla cultura barocca. Al centro del complesso si apre una nicchia circondata da 15 formelle in rame raffiguranti i misteri del rosario e dipinte dall’ignoto pittore Andrea delle Piane. La pregevole statua che dà il nome alla cappella è opera di uno stretto e valido collaboratore della bottega del Maragliano negli ultimi anni della sua attività.

Il presbiterio, sollevato di due gradini rispetto alla navata, è caratterizzato dal complesso dell’altare maggiore sopra il quale è posta in venerazione la statua della Madonna con il bambino. La nicchia che ora la ospita venne costruita nel 1953 e ne sostituisce un’altra seicentesca ancora conservata nei locali della chiesa. Questa nicchia doveva formare un tutt’uno con l’altare di cui fu autorizzata la benedizione nel 1669. Degne di nota sono, poi, le aperture laterali delle pareti dette tribune che sono, nonostante reminescenze rococò, ormai espressione di un gusto classicheggiante proprio degli ultimi anni del XVIII secolo. Il coro del 1752, in noce, è opera del “bancalaro” Francesco Poggio, il cui scalpello è rintracciabile anche in altre opere lignee presenti in chiesa. Sopra il coro è stato collocato dal 1893 un dipinto, assai modesto, raffigurante santa Brigida e un frate francescano ai piedi di un monte sul quale la Vergine col Bambino è adorata da Marietta, a ricordo della tradizionale visita della santa al santuario in viaggio verso Roma. Ai lati della tela sono state aperte due finestre ora figurate con la Annunciazione e la Bottega di san Giuseppe opera di Riccardo Albertella su progetti firmati il 6 settembre 1976.

Cuore di tutta questa decorazione è proprio la piccola statua lignea raffigurante la Madonna che tiene, nella mano destra, uno scettro e con la sinistra sorregge suo figlio che, a sua volta, trattiene tra le mani una colomba. Entrambi sono assisi su di una piccola colonna di nubi dorata. L’effige venne solennemente incoronata il 15 agosto del 1879 come attestazione della sua venerazione, confermata inoltre, dai molti ex-voto e dai preziosi oggetti liturgici e paramenti a Lei donati ininterrottamente nel corso dei suoi sette secoli di storia.

I Parroci della Storia di Apparizione (a partire dal 1638, fonti storiche Archivio Arcivescovile e Parrocchiale, ricopiati letteralmente dai documenti storici)

1638 – 1657 RISSOTTO Gio Batta, per concorso del 17 Novembre 1638, nominato il 15 Dicembre

1657 CHIAPPE Gio Batta, che col titolo di rettore battezzò il 5 Giugno 1657, morto di peste dopo sei mesi

1658 – 1679 VASSALLO Francesco Maria di Battista, di Apparizione, che il 4 Ottobre 1657 apparisce economo, indi rettore per concorso del 5 Febbraio 1658; morì nel Febbraio 1679 e addi 22 fu nominato economo il rev. Antonio Righetti

1679 – 1687 PARODI Giovanni Maria, per concorso del 31 Marzo 1679. Permutò con la parrocchia di Casanova nel 1687

1687 – 1703 GIANELLO o FANELLO Lazzaro, trasferitosi da Casanova, rinunziò per cecità

1703 – 1748 BOCCIARDO Bernardo fu Gottardo, nominato il 13 Agosto 1703, rinunziò anch’egli per cecità

1748 – 1798 DE MARTINI Stefano di Tomaso, di Rosso, nominato con bolle del 28 Giugno 1748. Morto ivi il 3 Aprile 1798

1798 – 1849 DE MARTINI Antonio, di Rosso, coadiutore con bolle del 19 Dicembre 1790. Vi morì il 27 Maggio 1849 di anni 86

1850 – 1859 GAMBARO Giuseppe, di Staglieno, già parroco di Premanico, per bolle eseguite il Giugno 1850. Vi morì il 13 Dicembre 1859

1860 – 1875 PORCILE Gio Batta, nato in Santo Stefano in Genova, già parroco a Vobbia, nominato con bolle eseguite il 25 Aprile 1860, rinunziò il 3 Aprile 1875 e morì canonico di N. S. del Rimedio il 13 Dicembre 1897 di 80 anni

1875 – 1881 PITTO Pasquale, di Genova, per concorso del 28 Aprile 1875 e bolle eseguite il 5 Giugno. Nominato prevosto da Monsignor Magnasco nel 1880. Fu trasferito a San Giovanni di Prè il 16 Dicembre 1881

1882 – 1898 LAGOMARSINO Felice di Agostino, nato a Pino nel 1838, già parroco a Pareto, per concorso del 25 Gennaio 1882 e bolle eseguite il 23 Febbraio. Si ritira in Genova il 27 Maggio 1897 e rinuncia il 29 Dicembre 1898

1898 – 1945 CAPPANERA Angelo di Nicolò, nato a San Bartolomeo di Staglieno nel 1868. Rettore al Santuario di Belvedere dal 1894 – dal 1° Maggio 1898 qui coadiutore – dal 31 Dicembre stesso anno, parroco

1945 – 1947 CANEPA Attilio, morto al’età di 35 anni

1947 – 1970 CASTAGNERI Bartolomeo, di Genova, nominato parroco nel 1947, rinunciò nel Luglio 1970 per trasferirsi cappellano alla parrocchia di Priaruggia

1970 – 1985 ABATI Mario, nato a Colere (Bg) trasferito dalla parrocchia dell’Isola di Capraia nel 1970. Morto a Colere (Bg) il 9 Settembre 1985

1985 – 1997 LAGOSTENA Antonio, di Genova, proveniente dalla parrocchia di Parodi Ligure (AL) morto a Genova il 26 Giugno 1997

1997 – 2010 MASSA Luigi (Don Gino), nato a Cerignola (Fg) proveniente dalla parrocchia di Bolzaneto, morto a Genova il 13 Gennaio 2010

2011 – 2017 BAYO Enrico, proveniente da Roma, Missionario Identes, trasferito a Roma nel 2017

2017 – parroco attuale FAZIO Rosario, nato a Genova, proveniente dalla parrocchia della SS. Annunziata del Chiappeto

 

 

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